Saturday, May 15, 2010

Del perchè la pornografia non è genere di rottura


Bene, siamo al punto che non sono stato conciso neanche per sbaglio, didascalico più del dovuto e non sono andato a parare da nessuna parte.
Adesso voglio vedere come ne esco.
Fatto sta che la pornografia (come l'horror, per motivi diversi-ma-non-troppo) continua a interessarmi un sacco anche come genere, oltre ad essere un modo creativo per perdere diottrie.
Quindi, come ti avevo promesso, adesso vedo di tirare un attimo le somme.

Quello che più mi preme è: cosa realmente cambia, in termini di meccaniche e di ottica tra il vecchio mondo patinato e maschilista e quello nuovo più onesto e femminista?
Mi trovo davanti a due realtà, che sembrerebbero opposte e inconciliabili.
Una strettamente legata all'universo maschile, che vive della mercificazione dell'oggetto donna, quasi come una sublimazione del desiderio di prevaricazione, anche sessuale, del maschio sulla femmina. Stacchi di coscia chilometrici, bionde chiome cotonate e silicone che neanche al Castorama.
L'altra aperta all'universo femminile, che ne diventa quasi la figura centrale, proponendo modelli alternativi e un modo di porsi più disincantato, ironico ed emancipato. Dove le imperfezioni sono accettate e mostrate, e la parità dei sessi è vissuta tramite una sorta di "liberazione sessuale".
Praticamente il prima e il dopo.

Poi ti fermi un attimo e ti fai due conti.
Se le meccaniche che stanno dietro a due mondi così diversi sono le medesime, come può la differenza essere vera e non solo percepita?
Prima di tutto, sempre di industria (dell'intrattenimento, del sesso, dell'immagine, di quello che vuoi tu) stiamo parlando, e quindi il perno centrale rimane sempre quello: il Denaro.
Non per forza visto come obiettivo finale da conseguire con ogni mezzo, ma se non altro come motore in grado di fare funzionare le cose. La benzina che permette alla macchina di continuare a camminare.
Quindi: se devi preoccuparti del guadagno, perlomeno perché è ciò che ti permette di continuare ad esistere, comeddiavolo fai a proporre qualcosa di alternativo? Non sarà più logico giocare su un terreno sicuro e continuare a giocare le carte che sai essere vincenti, magari giusto con qualche piccolo bluff qua e là?

E poi infatti ti rendi conto che la tanto sbandierata estetica nuova, l'alternativa alla bellezza stopposa e artefatta che ti propina il mainstream si riduce ai minimi termini.
Mettila così: una che era figa prima, è figa anche adesso.
Solo che magari, invece di sembrare uscita da una fantasia erotica della Mattel, adesso ha parecchio più metallo addosso. In tutti i sensi.
Cambia il pubblico a cui ci si riferisce.

Una volta "Le lunghe passeggiate sulla spiaggia e il sesso orale" attizzavano la playmate di turno, come testimoniato da interviste genuine al 1000% e assolutamente credibili.
Adesso certe forzature sono evitate, la modella che gestisce il proprio profilo all'interno del sito-community esterna i propri gusti in tema di cinema, musica, e quant'altro. Magari anche rispondendo con disincantata ironia (I lost my virginity: "...the first time i had sex").
Ma, poi ti ricordi di quel film, quello tratto da quel libro... si dai, Alta Fedeltà.
John Cusack in quel caso se ne veniva fuori con un'idea piuttosto verosimile, riguardo all'attrazione che può nascere tra due persone. Diceva "Ha molta importanza come uno si presenta e non come uno è in realtà. Libri, film, queste cose contano. Chiamatemi pure frivolo, ma è la cruda verità".
Ti dirò, a me quello che dice il buon John non sembra una minchiata.
Spostare l'attenzione da una tipologia (demenziale) di domande a una più credibile e diretta non cambia il fine ultimo della presenza stessa delle domande: ovvero attrarre un'utenza, maschile o femminile che sia.

Che insomma, adesso non voglio neanche passare per quello che sta a spalare feci su qualcosa a cui vuole bene ma...
Il fatto è che da ingenuo sognatore pugnettaro, ho sempre la sensazione che all'Intrattenimento per Adulti tutto, manchi un tassello. Un piccolo determinante tassello in grado di trasformare un industria come ce ne sono molte altre in qualcosa di veramente antisociale e di rottura.
Come dice il titolo.

Forse perché tutto ciò che viene etichettato come "pornografico" ha una caratteristica peculiare che lo rende quello che è.
È esplicito.
E come tutte le cose esplicite non deve preoccuparsi di indorare la pillola, quando vuole andare a toccare un tasto (sia anche per guadagno) lo fa senza perdersi in larghi giri che inevitabilmente porterebbero alla volgarità stantia e ipocrita, tanto familiare al mondo della televisione.

Non è un caso che una rivoluzione sfiorata fu l'avvento (sempre grazie ad internet), massiccio, di video e foto amatoriali, che non venivano messi in rete in vista di un potenziale introito ma solo perché molte persone (uomini, donne, coppie, cose, fiori, animali, città) vi vedevano, o intuivano, un qualcosa di potenzialmente liberatorio. In tutti i sensi.
Ovviamente anche qualcosa di amatoriale può facilmente trasformarsi in "amatoriale" se è prodotto con un fine. Ma diciamo che qualcosa di diverso c'era.

Ora: dopo avere iniziato venticinque discorsi diversi, non averne concluso neanche uno, e fondamentalmente avere sprecato un sacco di tempo e spazio: posso mettermi il cuore in pace.
Ti prometto che nel momento in cui raggiungerò una consapevolezza più piena e profonda dei fenomeni di cui sopra... ti aggiornerò in velocità.
Ma per pararmi le natiche e non lasciarti con l'impressione di avere letto un discorso lungolungo per niente, ti lascio con delle domande. Usale pure come spunto di riflessione:

- Femminismo. Può stare nella stessa frase con Pornografia?
- Quando l'idea di bellezza cambia e perchè? O anche: chi decide i canoni?
- Soldi. Quanto sono necessari e quando invece snaturano un'idea?
Che così poi sembra anche una cosa più profonda...

Nel frattempo grazie per avere perso del tempo insieme a me.
A presto risentirci, Love 'n Roll.

ps. l'immagine di apertura è presa da PG Porn. Che no, non è porno bensì cazzata demenziale. Poi te ne parlerò...

Share/Bookmark

2 comments:

Anonymous said...

p.s. "Un idea"...vuole l'apostrofo. Comunque io sono l'esempio vivente di come femminismo e pornografia possano stare nello stesso contesto.

El Lorro said...

Grazie Anonima. Mi cospargo il capo di cenere.

Post a Comment